Covid-19 e non solo: in milioni vivono con meno di 2 euro al giorno

È un allarme circostanziato: secondo la Banca Mondiale, Covid-19 spingerà dino a 60 milioni di persone sotto la soglia di povertà estrema.

una luce nella disperazione


Le misure per la ripresa, attivate dai governi, non sono sufficienti, avverte il presidente David Malpass.
Per definire ancora meglio i contorni del dramma, la Banca Mondiale fissa a 1 dollaro e 90 centesimi al giorno la linea di discrimine al di sotto della quale non si può parlare di sussistenza.

Cosa fa la Banca Mondiale

David Malpass presiede l’istituzione che mette in campo 160 miliardi di dollari in sovvenzioni e prestiti a basso interesse per aiutare i Paesi poveri a contenere la crisi per un periodo di 15 mesi.
“Per tornare a crescere – dice – il nostro obiettivo deve essere quello di dare una risposta rapida e flessibile per affrontare l’emergenza sanitaria, fornire denaro e altri aiuti espandibili per tutelare i poveri, sostenere il settore privato e rafforzare la resilienza e la ripresa economica”.

Il no delle economie avanzate alla sospensione del debito

I numeri non sono confortanti: si prevede infatti che la produzione economica mondiale si riduca fino al 5 per cento nel 2020.
100 Paesi, che ospitano il 70 per cento della popolazione mondiale, hanno già ottenuto finanziamenti d’emergenza. Ma non è sufficiente.
La sospensione del debito è un’opzione, ma i finanziatori internazionali sono stati riluttanti a partecipare a un’iniziativa annunciata dal G20 a favore dei 73 paesi più poveri del mondo. L’alternativa, che però non sembra essere funzionale a uno stato di emergenza, è che le economie deprivate focalizzino la loro azione sull’attuazione di programmi economici, in grado di attirare investimenti sia esteri che nazionali.

Fonte: Euronews

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