Il presidente Mattarella s’inchina da solo davanti all’Altare della Patria

Contenuto, più che scenografia, sostanza più che sfilata politica: anche questo è stato in Italia il 25 aprile del 2020 assediato dal virus. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è salito da solo sul podio dell’Altare della Patria per ricordare la vittoria contro il nazifascismo del 1945 che sradicò definitivamente dal paese quella dittatura alleata del nazismo che regalò agli italiani la stagione peggiore di tutto il Novecento.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella depone una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto, nel 75° anniversario della Liberazione, 25 aprile 2020. (Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Un momento scabro ed essenziale

Un omaggio quasi intimo, di una sobrietà assoluta in ricordo dei caduti per la Liberazione questo perché le tradizionali celebrazioni a causa dell’emergenza, erano state annullate. Il capo dello Stato avrebbe voluto infatti tenere il discorso per la Festa della Liberazione nel corso di una cerimonia in Toscana ma non è stato possibile. Con una scorta presidenziale ridotta al minimo e che peraltro non è salita con lui all’Altare della Patria, Mattarella non ha avuto ai suoi lati le autorità, civili e militari, non c’era il seguito presidenziale né il cerimoniale

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