Capitali d’Europa: Roma, Parigi, Berlino a poco a poco tornano a vivere

L’Italia è già in piena fase due anche se il timore di una ricaduta incombe. Si scommette sul buonsenso degli italiani e il meccanismo dei controlli si allenta, le multe e le denunce sono diminuite.

Coronavirus, Europa in piena fase 2

Intanto c’è molta più gente in giro con le regole che sembrano più o meno rispettate: mascherine, guanti, distanza sociale.

Movida? Forse no!

Il vero test della riapertura è legato ai luoghi della movida delle grandi città e alla quantità di giovani che vogliono tornare ai loro aperitivi e agli incontri. La stretta convivialità è molto amata dal virus che non si fa molti scrupoli.

I centri estetici “problematici”

Nei centri estetici di Milano si fanno le prove di riapertura anche se bisogna aspettare ancora. Fra quelli degli esercenti sono questi gli ambiti in cui il virus potrebbe mietere molte vittime se non si adottano misure drastiche di contenimento del contagio. C’è la questione della perdita dei posti di lavoro e delle tante famiglie legate a questo settore. Nella sola Italia sono circa 300.000 gli shop di parrucchieri e barbieri che poi fanno riferimento a un consistente indotto.

Parigi pensa alle scuole

Anche a Parigi si vedono sempre più automobili per strada. Ma intanto oltre 300 sindaci dell’ Île-de-France hanno scritto una lettera aperta al presidente Macron per ritardare la riapertura degli istituti scolastici la prossima settimana perché la cosa spaventa non poco. L’allentamento in Francia è previsto per l’11/05 con la riapertura delle materne e delle scuole elementari. Si prevede intanto un’estate con scarsi viaggi per gli europei tutti.

La Germania, i ristoranti e il virus

In Germania, diverse regioni stanno pianificando di riaprire ristoranti e hotel nelle prossime settimane. In Baviera i ristoranti aprono al pubblico il 18 maggio con i tavoli all’aperto ma per servire gli avventori al coperto bisognerà aspettare ancora una settimana. La lista dei requisiti è stata spiegata.

Intanto il più alto dirigente del centro nazionale tedesco di controllo delle malattie avverte che ci sarà una seconda ondata di infezioni ma il paese è preparato per affrontarla.

Fonte: Euronews

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