Un’applicazione per smartphone per l’assistenza ai più deboli è stata adattata alla crisi da coronavirus. Andiamo a scoprire in che modo in Polonia.
Un’app per aiutare i più deboli
Siamo a Walz, nella Polonia nord-occidentale. Da aprile la mascherina è obbligatoria. Chi non è in grado di uscire di casa per procurarsela può ordinarla in pochi clic sulla nuova app, sviluppata nell’ambito di un progetto finanziato dal Fondo di coesione dell’Unione europea.
Irena è una degli utenti. Dovrebbe ricevere il suo ordine a breve. Per lei “Questo supporto è molto importante, soprattutto per gli anziani. Innanzi tutto, hanno paura di uscire in strada, sono stati travolti dal panico generale. E poi hanno paura di essere contagiati”.
Il Good Support Program dispone di un budget totale di 2,21 milioni di euro, di cui 1,87 milioni forniti dalla Politica di coesione europea. La parte riguardante l’app, in questo progetto lanciato nella Pomerania occidentale, coinvolge 300 assistiti, 300 accompagnatori e circa 100 volontari.
Un progetto che si è adattato alle esigenze della pandemia
Gli elementi che costituiscono il Good Support Program sono il coordinamento, gli accompagnatori, le famiglie e i vicini. L’obiettivo è di rispondere molto rapidamente alle esigenze mobilitando le risorse della comunità.
Tutto è gestito in tempo reale sulla base della geolocalizzazione di volontari e assistiti, spiega Monika: “Grazie al programma ho una panoramica di tutti i volontari con cui lavoro e il database di tutti gli assistiti. La piattaforma è davvero facile da usare, basta inserire i nomi degli assistiti, di chi se ne prende cura e assegnare compiti”.
Fonte: Euronews