Floyd: Stati Uniti in piazza e Trump minimizza

Ad oltranza e da giorni gli Stati Uniti protestano contro il sistema che ha ucciso un altro afroamericano per mano delle forze dell’ordine. A Washington è un fiume di gente quello tracimato davanti al Lincoln Memorial e a Lafayette Square, di fronte a una Casa Bianca blindata dal Secret Service.

Massime le misure di sicurezza nella capitale per la manifestazione che gli organizzatori hanno battezzato #1MillionDCSaturday: un milione di persone in piazza.
Il presidente Donald Trump, che ha esortato le autorità a reprimere i disordini, ha minimizzato le dimensioni del corteo, twittando: “La folla a Washington è molto più piccola del previsto“.

Ma le proteste del “Black Lives Matter”, che seguono la morte di George Floyd a Minneapolis, si sono moltiplicate in tutto il Paese: a New York, fino a domenica sera in coprifuoco, Chicago, San Francisco. “No justice, no peace” hanno scandito le persone per le strade: nessuna pace senza aver fatto giustizia.

La cornice della protesta includeva alcuni dei punti di riferimento più famosi della nazione. I marciatori hanno attraversato il Golden Gate Bridge di San Francisco e il Brooklyn Bridge di New York. Hanno percorso i viali di Hollywood e a Nashville, Tennessee, la strada famosa per i bar e i ristoranti a tema musicale country.

In North Carolina, a Raeford, città natale di Floyd, si è celebrata una funzione commemorativa alla presenza delle autorità e dei familiari dell’uomo divenuto un simbolo della lotta alle discriminazioni e alle violente razziali.

Due file di circa 100 persone si sono formate fuori della chiesa, hanno riferito i media locali. La prima funzione si è tenuta giovedì a Minneapolis. La salma di Floyd sarà portata a Houston, dove viveva prima di Minneapolis, per un altro memoriale nei prossimi giorni.

Fonte: Euronews

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