Hong Kong, continuano arresti e proteste

Altri arresti sono avvenuti a Hong Kong, mentre continuano le proteste per il 23.esimo anniversario della fine della colonizzazione britannica. I manifestanti protestano contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale, recentemente entrata in vigore.

Migliaia di persone hanno sfidato gas lacrimogeni: la Polizia ha dichiarato che nove persone sono state arrestate, tra cui un uomo con una bandiera dell’indipendenza di Hong Kong e una donna con un cartello che mostrava la bandiera britannica.

In totale, sono state arrestate più di 300 persone con varie accuse, tra cui assemblea illegale, possesso di armi e violazione della legge sulla sicurezza nazionale.

Lo scontro tra manifestanti e agenti è avvenuto, e continua, in strada e sui social. In un post pubblicato su Facebook la polizia difende il proprio lavoro e dunque gli arresti: “Gruppi di persone si sono radunati in varie località di Causeway Bay, disturbando l’ordine pubblico.

Gli ufficiali li hanno avvertiti di andarsene ma molti si sono rifiutati di farlo”. Tra i circa 180 fermati ci sono Raymond Chan Chi-chuen e Tam Tak-chi del partito democratico ‘People Power’ e almeno sette di loro avrebbero violato i nuovi provvedimenti.

E se nel giorno dell’approvazione delle legge sulla sicurezza, la governatrice di Hong Kong si era astenuta dal commentare, in occasione del 23esimo anniversario del passaggio di Hong Kong dal Regno Unito alla Cina, correva l’anno 1° luglio del 1997, Carrie Lam ha espresso tutta la sua soddisfazione.

Fonte: euronews

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