Malta dice “andate a Lampedusa”, ma poi cede: la nave “Talia” sbarca 50 migranti

Alla fine Malta cede, dopo aver provato ad indirizzare i migranti a Lampedusa.
Ma dopo il “no” italiano, il governo maltese ha ceduto.

Da Malta è, infine, arrivata la scorsa notte l’autorizzazione allo sbarco per i migranti a bordo della nave merci “Talia”, battente bandiera libanese, che proprio le autorità della Valletta, da giorni, non volevano far sbarcare.

Un’odissea, anche diplomatica

Nel suo viaggio dal porto di Al Khums (Libia) a Cartagena (Spagna), il mercantile aveva soccorso, il 3 luglio, 52 persone (40 uomini e 12 donne) alla deriva al largo della zona SAR (Search and Rescue) maltese, senza cibo né acqua.

Come racconta il comandante nei messaggi che ci ha inviato su Whatsapp, raccolti i disperati del mare, su consiglio di Malta la nave aveva puntato Lampedusa, ma la Guardia Costiera italiana le ha negato l’autorizzazione per l’ingresso nelle acque territoriali italiane.
A quel punto, la “Talia” si è diretta verso Malta: solo dopo un’odissea diplomatica durata diversi giorni, l’imbarcazione ha ottenuto la scorsa notte il permesso per lo sbarco sull’isola.

La situazione sanitaria stava degenerando

Prima dell’accordo, la situazione sanitaria a bordo era già complicata, ormai senza più cibo e acqua, ma soltanto due migranti erano stati autorizzati da Malta a scendere perché ritenuti in concreto pericolo di vita.
Altre dieci persone che erano a bordo del “Talia”, ora, hanno dovuto ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale di La Valletta.

“Dio ci ha aiutato”

Ieri il capitano siriano della nave, Mohammad Shaaban, 43 anni – al comando di un equipaggio di 23 persone -. aveva inviato un video-appello – pubblicato sul profilo Twitter della ONG spagnola “Open Arms” – a tutta l’Europa, affinchè fosse consentito al cargo di attraccare in un porto sicuro e sbarcare gli stremati migranti.

Fonte: Euronews

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